A circa 3 km. a sud-ovest di Piazza Armerina, immerso nell'amenità di una valletta che verdeggia di pini, olmi, pioppi, noccioli, è ubicato il complesso monumentale noto come Villa Romana del Casale.
Si tratta di una lussuosa dimora, recentemente riconosciuta dall'UNESCO e inserita nel "patrimonio dell'Umanità". Essa sorge presso il corso d'acqua, che diventerà più a valle il fiume Gela, sui resti di un insediamento rustico precedente.
Negli anni venti, trenta e quaranta del secolo scorso furono effettuati i primi sopralluoghi e con gli scavi degli anni '50 quando fu messo in luce in maniera globale tutto il monumento La villa tardo-romana, messa ormai in luce totalmente (a parte le adiacenze della pars fructuaria che sono state ricercate nel 2004 a oriente dell'ingresso principale) ha una sua definita planimetria consistendo in quattro raggruppamenti di sale con gallerie, peristilii, corti ed ambienti termali: si tratta di un grandioso complesso di edifici in cui compare un gradevole movimento di sinuosità, dislivelli, esedre, scalinate ed asimmetrie che obbedivano più che ad un criterio di organicità piuttosto a quello della specifica funzione
Il livello più basso è costituito dal complesso termale e dalla grande latrina ad esedra; il secondo livello comprende il peristilio e le aree di soggiorno; il terzo livello comprende la sala triabsidata e l'antistante xystus; poi vi è un quarto gruppo di edifici che è formato dagli appartamenti privati e dall'aula basilicale che si apre su un lungo ambulacro
La villa, con i suoi oltre 3.500 mq. di pavimenti musivi, ci offre il più straordinario e ampio testo conosciuto di decorazione a mosaico che, per complessità dell'apparato iconografico non trova confronti neppure nel grande raggruppamento dei mosaici delle ville romane tunisine. E di area africana erano le maestranze che, tra il III e il IV sec. d.C., fornivano all'impero le più fiorenti scuole di decorazione musiva. Così, sulla base di dati stratigrafici, confermati da dati storici e fonti letterarie, la datazione della villa è stata fissata entro il 340 d.C. (testo: Sebi Arena)